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Il Paradigma delle Scale mobili è un blog che esiste dal 2012 dove ho raccolto, in maniera molto disordinata, alcune cose che ho scritto, pensieri riflessioni e appunti.

Le scale mobili sono un paradigma del bene comune.O, per meglio dire, come si sta sulle scale mobili è un paradigma del bene comune.

All’estero capita spesso di vedere, anche nelle ore di punta quando sono affollatissime, chi le prende stare perfettamente in fila, allineato sulla destra. In Italia, non di rado, ci si mette invece un po’ dove capita, producendo un’informe ammucchiata.

E per questo che il come si usano le scale mobili è un paradigma del bene comune. Mettendomi in fila, allineato a destra, io decido consapevolmente di rallentare la mia marcia perdendo alcuni secondi del mio tempo per permettere alle persone che hanno fretta di camminare sorpassando la fila.

Lo faccio, però, con la fiducia nel sistema nel suo complesso: quando io avrò fretta, so che avrò la possibilità di camminare velocemente per le scale mobili sorpassando la fila di chi non ha urgenza, voglia o energia per farlo, ma che rispetta la mia, standosene placidamente allineato sulla destra.

Non rispettare questa regola rovescia il paradigma del bene comune: non accetto, cioè, che la mia marcia subisca un ritardo di pochi secondi, mi metto dove capita e me ne sbatto se qualcuno ha fretta. Pensando di non aver fatto niente di male e non considerando il fatto che per colpa mia ci saranno persone che avranno perso dei treni o delle occasioni.

Il bene comune, come le scale mobili, è un reciproco scambio di beni. In questo caso il bene è il tempo: ne cedo un po’ alla collettività quando non ne ho bisogno perché so che la collettività me lo restituirà quando mi serve. Se non lo faccio la collettività mi sanzionerà invitandomi a spostarmi sulla destra. Se, però, come me, non lo fa la maggioranza delle persone io non avrò sanzioni (in questo caso solo morali) ma nemmeno un vantaggio, un beneficio, una possibilità di farcela quando starò facendo tardi ad un appuntamento, starò perdendo un treno o vorrò arrivare presto a casa per dare un bacio alla persona a cui voglio bene.

Cuperlo

Oggi alle 18.30, alla Festa dell’Unità di Bologna intervisto Gianni Cuperlo, che è uno di quei politici che, anche quando non si è d’accordo con lui, vale la pena ascoltare, perché è colto, crede in quello che dice e non è mai superficiale. Con chi c’è, ci vediamo là0

IL TIFO CONTRO

Sulle strade del ciclismo il tifo contro fino a qualche anno fa non esisteva. Era un concetto, a differenza di quello che più o meno da sempre avviene negli stadi, che proprio non era contemplato. Un ciclista può starti più o meno simpatico, ma chiunque faccia tutta quella fatica merita...
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Il mio ’77

Io, nel 1977, non ero ancora nato. Quindi il titolo di questo post, in realtà, è uno schifoso clickbaiting. L’ho scelto proprio perché molti di voi lo hanno aperto pensando “ma tu non nel Settantasette non eri ancora nato, coglione”. In effetti sono nato solo due anni dopo. Ma già...
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Nomi e cognomi

Noi giornalisti siamo una categoria strana, lo siamo sempre stati. Siamo tutti — fieramente e giustamente — in prima linea per difendere la correttezza dell’informazione, contro le “bufale diffuse da internet” e contro gli imbonitori televisivi che si improvvisano cronisti di nera. E per questo ci diciamo bravi uno con l’altro. “Noi abbiamo una...
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Te lo ricordi il federalismo?

C’è stato un periodo, in Italia, nemmeno troppo lontano, diciamo qualche anno fa, quando tutti erano federalisti. Il federalismo in Italia è un’idea lontana, che affonda nel Risorgimento, nel dibattito Costituente, nella nascita delle Regioni. Eppure è un concetto che in Italia non ha mai avuto successo. Il federalismo, spesso declinato...
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Pubblicità e giornalismo. Forse è arrivato il momento di cominciare a dirci la verità

Ha fatto un po’ di scalpore, soprattutto fra Bologna e l’Emilia-Romagna, la notizia anticipata dal Fatto quotidiano e ripresa dalle altre testate poi, secondo cui i consiglieri del Movimento 5 Stelle avevano ottenuto gli atti relativi alle spese sostenute dall’Apt dell’Emilia-Romagna per “ospitare” i giornalisti italiani. Si tratta di alcune decine di...
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Omicidio stradale, manette e assicurazioni

Fra i più contenti per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale ci sono le assicurazioni.Ora io mi vorrei sbagliare. Ma le assicurazioni che tutti noi abbiamo sulla nostra macchina coprono la responsabilità civile e, di fronte ad una fattispecie gravemente penale come l’omicidio stradale, è piuttosto probabile che le compagnie assicurative coglieranno...
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A Margalida

Esattamente 40 anni fa, il 2 marzo 1974, moriva sulla garrota Salvador Puig Antich, ultima vittima del franchismo, al quale Pablo Iglesias ha dedicato il suo primo discorso al parlamento spagnolo. C’è una bellissima canzone di Joan Isaac che lo ricorda. E che serve a ricordarci che il bando alla...
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Aver paura dei musei

Una polemica un po’ bislacca e un po’ incomprensibile è scoppiata perché a Predappio, paese natale di Benito Mussolini, si è tornati a parlare di trasformare la ex casa del fascio, un edificio meraviglioso che da anni versa in uno stato di penoso abbandono, in un museo. Niente di nostalgico,...
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Le foto di tutti

Alcuni casi, negli ultimi giorni, hanno riportato al centro del dibattito l’utilizzo di foto pescate qua e là sui social network. il primo è quello della giovane donna morta di parto a Brescia, ricordata sui media con un’immagine che lei stessa ha pubblicato su Facebook, radiosamente incinta, in un’atmosfera natalizia. L’altro...
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Marino, o dell’uso dell’opinione pubblica da parte della politica

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Lucchio, Europa.

Oggi è il 13 luglio e per me è un anniversario particolare. Nel 1944 (poco prima di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto) le truppe tedesche invaseroi Lucchio (il paese dei miei nonni), rastrellarono tutti gli abitanti e minacciarono di fare una strage. Poi non la fecero. Qualche anno fa...
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E se il “popolo del web” fosse Gianni Morandi?

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La musica non conta più niente

Un babbo ha scritto a Matteo Renzi, attraverso il Corriere della Sera, per denunciare il fatto che durante la presentazione della Buona scuola, l’iniziativa del Pd alla quale ha partecipato lo stesso presidente, nessuno ascoltava l’orchestra giovanile che suonava. Per dimostrare cosa è diventata la musica, nella nostra cultura Oggi...
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Giornalisti: l’accordo sull’equo compenso è una porcheria. Facciamo un patto tra generazioni o non ci leviamo le gambe

L’accordo sull’equo compenso (quello siglato tra la federazione degli editori e il sindacato dei giornalisti che prevede che un lavoro continuo, coordinato e continuativo possa essere pagato 250 euro al mese) è inaccettabile. Inaccettabile per la cifra offensiva che pone, inaccettabile perché si autodefinisce equo, ma inaccettabile, soprattutto, per lo...
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Anche i preti potranno sposarsi. Forse

E’ passata un po’ troppo inosservata, secondo me, un’intervista pubblicata oggi a pagina 15 del Quotidiano nazionale (Nazione, Giorno e Resto del Carlino). Giovanni Panettiere, un giornalista molto in gamba e che conosce bene i meccanismi della Chiesa, ha intervistato Nunzio Galantino, il nuovo segretario generale della Cei. Un vescovo...
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Contro il selfie

Non mi ricordo chi ha detto (nel caso non lo avesse detto nessuno lo dico io adesso) che quando si scrive bisognerebbe usare le parole come se si stessero usando per la prima volta. Farlo è difficilissimo. Il luogo comune, l’espressione abusata, la parola furba, sono sempre lì ad aspettarci,...
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Renzi ricompensa gli elettori del Pd

Con l’annunciato taglio dell’Irpef per andare ad alleggerire il cuneo fiscale, Matteo Renzi ha annunciato di fare una cosa che il centrosinistra italiano, nelle sue esperienze di governo, praticamente non ha mai fatto: premiare i suoi elettori. //embed.gettyimages.com/embed/476954039?et=2NrsMwON6k2btOsUdTLCRg&sig=EKfU6pZWqVvHy-GnuT0sKDTPfoN5mN_mNLFf5BbGGdA= Il taglio dell’Irpef, secondo lo schema che è stato anticipato (poi, ovviamente,...
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#Vilipendio!

Sorial che ha detto boia a Napolitano, non solo è stato profondamente maleducato, ma anche politicamente inqualificabile. Un episodio orrendo della storia della democrazia italiana. E però l’articolo 68 della Costituzione dice che “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati...
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Almanacco delle parole che non vogliono dire più niente: SPUNTARE

Il verbo spuntare, viene usato nei titoli per legittimare qualsiasi cosa. Da una campionatura casuale, fatta al momento, vedo che, stando ai titoli dei principali mezzi di informazione, sono spuntate: telefonate, foto, piste interne, patologie congenite, discariche, identikit, nomi, cocaina, lettere, ipotesi e via continuando. I fiori spuntano. I funghi...
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Unioni civili e temi etici

Sulle unioni civili si può essere d’accordo o no (io, per esempio, sono più che d’accordo). Ma considerarle “temi etici”, ovvero equiparare il riconoscimento di diritti per persone che vivono insieme a provvedimenti che riguardano convinzioni profonde, intime e personali (queste sì) sulla vita e sulla morte è offensivo. Lo...
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Logoboh…!

C’era una certa attesa e una certa curiosità in Sala Borsa a Bologna per la presentazione del nuovo logo della città. E’ un’idea carina: i grafici triestini che hanno vinto hanno immaginato un alfabeto grafico che permette a chiunque di scrivere cosa sia Bologna. C’è anche un sito, in versione...
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E ora chi paga?

Doverosa premessa: non sono né ideologicamente favorevole né ideologicamente contrario al finanziamento pubblico alla politica. Dipende dalle circostanze. Le circostanze sono: 1) che nel 1993 un referendum ha sancito l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti dopo le malversazioni di Tangentopoli;2) che il finanziamento è stato reintrodotto sotto forma di rimborso...
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Una foto incredibile

Sono casualmente entrato in possesso di un oggetto incredibile. Credo che nessuno di voi ne abbia mai vista una. Questa è la ricevuta di un idraulico. Poterla tenere in mano, vi assicuro, è un’emozione indescrivibile Me l’ha fatta sua sponte, senza che glielo dovessi chiedere.Il numero progressivo, 212, dimostra che è abbastanza abituato...
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Foto messe lì a caso

Nei giornali italiani le foto spesso sono considerate un orpello, un abbellimento, un qualcosa da mettere lì a caso tanto per spezzare un po’ le colate di inchiostro. Raramente c’è un’idea, una costruzione, un uso della foto per raccontare una storia o creare una suggestione. A cominciare dalle prime pagine....
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Tentazioni svizzere

Gli svizzeri hanno detto no. Non è passato il referendum che prevedeva che un manager non potesse guadagnare in un mese più di quello che l’operaio o l’impiegato meno pagato della sua azienda guadagna in un anno. In compenso c’è già chi in Italia ha pensato che potesse essere una...
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Vittorio Pozzo, il ct senza etichette che il calcio ha dimenticato

Fascista, antifascista, monarchico, nazionalista, militarista? Difficile definire con un aggettivo secco la complessa personalita’ del protagonista assoluto del ciclo piu’ vincente della nazionale italiana, gli anni Trenta dai due mondiali e dall’oro olimpico che sotto i vessilli dell’Italia fascista portano la firma indelebile di Vittorio Pozzo.    La retorica fascista,...
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L’irrefrenabile tentazione del copia/incolla

Condividete, diffondete, copiate, incollate. Su Facebook è facile abboccare all’irrefrenabile tentazione del copia/incolla che fa scempio e abuso della credulità popolare. In questi anni ne sono girate di tutti i colori: notizie false, allarmistiche, razziste, fuorvianti. C’è chi ci sorride, c’è chi prova a combatterle, con scarsissimi risultati. Il guaio,...
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